Parola d'ordine: allungarsi!

Buonasera a tutti i nuotatori e i simpatizzanti!

Ammetto di essere stata un poco "cattiva" mercoledì sera: l'allenamento che ho proposto al gruppo di triatleti è stati abbastanza impegnativo.😀
Nell'ottica di un costante miglioramento e con l'obiettivo di affrontare un Iroman, avevo dato dei compiti a casa da svolgere, ovvero: 
- eseguire un 2000 mt e prendere il tempo;
- fare un allenamento che contenesse un 10 x 100 stile (con base variabile per ogni singolo atleta).

Una volta eseguiti questi due compitini, ecco l'allenamento di ieri sera, mercoledì 25 gennaio:
- 300 lento;
- 4 x 200 st al 60% della velocità recupero 30";
- 4 x 100 st al 70% della velocità con recupero 20";
- 4 x 50 st al 80% della velocità con recupero 20";
- 4 x 25 st al 100% della velocità con recupero 15/20";
- 100 sciolto.
Tot: 1900 mt.
Un bel piramidale.

Ci siamo concentrati particolarmente sulla spinta delle braccia e sul loro movimento, analizzando ogni parte della bracciata:
- la fase di ingresso in acqua e di presa con la mano morbida, il braccio allungato al massimo e che entra alla larghezza della spalla.
- la fase di trazione: la mano tira l'acqua verso il centro del nostro corpo, con forza, come se ci attaccassimo ad una maniglia e la dovessimo "tirare".
- la fase di spinta: la mano spinge l'acqua verso l'esterno arrivando a sfiorare la coscia con il pollice fino a distendere il braccio.
- la fase di recupero aereo: il braccio recupera con il gomito leggermente flesso per scaricare il peso e la mano morbida affinché riposi.



Questo tipo di bracciata permette quindi di allungarsi al massimo e soprattutto di avere una spinta efficace, che ci permetta di avanzare in acqua scivolando e senza aumentare troppo la frequenza delle braccia.

Qual'è il vostro stile di bracciata? Scrivetelo e confrontiamoci!

Buone nuotate,
Federica.

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